Wojciech Kurtyka, "Voytek" (nato il 20 settembre 1947 nel Box vicino Kłodzko
) - alpinista , scalatore, imprenditore , ingegnere elettronica. - Polacco.
Si è laureato nel 1970
Wroclaw University of Technology Facoltà di Elettronica Ha lavorato
presso l'Istituto di propulsione a AGH di Cracovia, come responsabile di
progetti di data center in ufficio di componenti aerospaziali. Dal 1989, il
proprietario del magazzino di articoli orientali "Orient Express".
E’ uno dei più importanti alpinisti polacchi. Muove i primi
passi dal 1968 nei Monti
Tatra.
Nel 1971 ha aperto
e condotto una nuova via sulla parete Nord-est
del Piccolo Miller.
Nel 1973-1975,
ha aperto e condotto diverse nuove vie di roccia e ghiaccio nelle Alpi.
Ideatore in Polonia del scala di difficoltà chiamata
Scala Kurtyka o Scala Cracovia.
Nel 1974, ha salito
nel Hindu
Kush, Karakorum
e Himalaya.
Dopo aver preso parte alla grande spedizione al Lhotse
(1974) e K2
(1976) si dedicò esclusivamente all’arrampicata
sportiva, rompendo l'assedio himalayano.
Realizza la traversata delle tre cime del massiccio del Broad
Peak (1984), la parete
occidentale Gasherbum
IV (1985), la parete orientale
della rocciosa guglia Trango
Tower (1988).
Due volte ha aperto vie nuove di oltre ottomila metri: Pareti Sud-occidentali sul Cho
Oyu e Shisha
Pangma (1990).
I suoi compagni di
squadra sono stati alpinisti himalayani di livello mondiale come, tra gli
altri:
Alex MacIntyre: nel passaggio sulla parete Sud del Changabang
(1978), la parete orientale del Kohe
Bandak (1977), la parete orientale Est del Dhaulagiri
(1981),
Jerzy
Kukuczka negli anni 1981-1984:
la transizione a nuovi modi Gaszerbrum
I e Gaszerbrum
II e traverso livelli di picco di massima (1984),
Doug Scott: in un tentativo fallito sul Nanga
Parbat (1993),
Erhard Loretan: il Cho
Oyu, Sziszapangmie
e Trango
Tower (1988-1990),
Reinhold
Messner: il fallito tentativo
di scalata invernale Cho
Oyu (1982),
Jean Troillet: il Cho
Oyu,
E 'autore di pubblicazioni sulle salite e le nuove
transizioni (come Trango Tower, tortuosa, Losar, scozzese cinque montagne
luminose), che sono stati pubblicati in lingua polacca e scritti alpinismo
stranieri in diverse lingue ( inglese , francese , giapponese ). Dal 1974 è stato
membro del Club Alpino a Cracovia , negli anni '80 è stato il suo vice-presidente, poi membro onorario.
1976 – 14/15 agosto. Una spedizione polacca guidata da Janusz
Kurczab e composta da: Eugeniusz
Chrobak, Leszek
Cichy, Andrzej
Czok, Ryszard
Dmoch, Janusz
Ferenski, Kazimierz
Glazek, Marek
Grochowski, Andrzej
Heinrich, Jan
Holnicki-Szule, Piotr
Jasinski, Piotr
Kintopf (medico), Jan
Koisar (medico), Marek
Kowalczyk, Wojciech Kurtyka,
Andrzej
Lapinski, Tadeusz
Laukajtys (vice capogruppo), Janusz
Onyszkiewicz e Wojciech
Wroz tentano per la Cresta
Nord-est di raggiungere la vetta del K2 e due componenti della spedizione Eugeniusz
Chrobak e Wojciech
Wroz raggiungono l’onorevole quota di 8400 metri, ma poi si
fermarono. La riserva di ossigeno stava terminando.
Avevano bisogno di mantenere il resto dell’ossigeno per la loro discesa sicura
e circostanze impreviste. Questo versante era già stato tentato nel 1902
dalla spedizione di Oscar
Eckenstein. - Karakorum
- Himalaya.
1985 – La spedizione internazionale guidata da Wojciech Kurtyka fallisce il tentativo di salita del K2 per Sperone degli Abruzzi raggiungendo solo 7000 metri. - Karakorum – Himalaya.
1987 – Il polacco Wojciech Kurtyka e lo svizzero Jean Troillet tentano di salire sulla parete Ovest del K2 ancora inviolata, riuscendo a salire solo fino a 6400 m. - Karakorum - Himalaya.
1988 – I due fuoriclasse Erhard Loretan svizzero e Wojciech Kurtyka polacco, sulla parete orientale della rocciosa guglia del Torre di Trango (Nameless Tower), compiono una prima salita di1100 m. e tracciano la Via Svizzera-Polacca. - Pakistan – Karakorum.
1989 - Il polacco Wojciech Kurtyka e lo svizzero Jean Troillet ritentano una nuova via sulla parete Ovest del K2, con loro Erhard Loretan, con un risultato incredibile di non muoversi neppure dal campo base a causa del cattivo tempo continuo. - Karakorum - Himalaya.
1992 – Il Polacco Wojek Kurtyka e lo svizzero Erhard Loretan tentano di salire la Parete Ovest la più difficile via del K2 senza riuscirci, ma dopo aver toccato quota 6400 m, rinunciando per il costante pericolo di valanghe . Karakorum - Himalaya.
1994 – 9 luglio. Ralf Dujmovits capo di una spedizione commerciale tenta di raggiungere la vetta del K2 lungo lo Sperone Abruzzi con partecipanti di diverse nazionalità. Raggiunge la cima il 9 luglio il neozelandese Rob Hall (con ossigeno) accompagnato dal finlandese Veikka Gustafsson che si ferma a 20 metri dalla vetta per la neve profonda, assieme a Krzysztof Wielicki, Carlos Buhler provenienti da una spedizione polacco-americana guidata da Wojciech Kurtyka e dall’australiano Michael Groom proveniente dall’équipe internazionale diretta dall’americano David Bridges. La spedizione commerciale “Amical Alpin Expedition” guidata da Ralf Dujmovits era composta dal finlandese Veikka Gustafsson i francesi Philippe Arvis e Alain Roussey e i tedeschi Henning Pashke, Rodja Ratteit, Axel Schlonvogt e Michael Warthl. - Karakorum - Himalaya.
1994 – 9 luglio. La spedizione polacco-americana composta da Wojciech Kurtyka, Krzysztof Wielicki e Carlos Buhler ripete assieme all’equipe internazionale diretta dall’americano David Bridges la Via Cesen per lo Sperone Sud-sudest del K2. - Il 9 luglio Wojciech Kurtyka si ferma in tenda a 7800 m; Krzysztof Wielicki e Carlos Buhler assieme a Michael Groom proseguono, ma per la neve profonda si arrestano a 20 metri dalla cima, l’evento più beffardo che possa capitare. - Karakorum - Himalaya.
2000 – 04 agosto. La spedizione internazionale di Wojciech Kurtyka tenta la Parete Est del K2 con Yasushi Yamanoi e Taeko Yamanoi, ma senza convinzione. - Karakorum - Himalaya.