1976 – 14/15 agosto. Una spedizione polacca guidata da Janusz
Kurczab e composta da: Eugeniusz
Chrobak, Leszek
Cichy, Andrzej
Czok, Ryszard
Dmoch, Janusz
Ferenski, Kazimierz
Glazek, Marek
Grochowski, Andrzej
Heinrich, Jan
Holnicki-Szule, Piotr
Jasinski, Piotr
Kintopf (medico), Jan
Koisar (medico), Marek
Kowalczyk, Wojciech
Kurtyka, Andrzej
Lapinski, Tadeusz
Laukajtys (vice capogruppo), Janusz
Onyszkiewicz e Wojciech
Wroz tentano per la Cresta
Nord-est di raggiungere la vetta del K2 e due componenti della spedizione Eugeniusz
Chrobak e Wojciech
Wroz raggiungono l’onorevole quota di 8400 metri, ma poi si
fermarono. La riserva di ossigeno stava terminando.
Avevano bisogno di mantenere il resto dell’ossigeno per la loro discesa sicura
e circostanze impreviste. Questo versante era già stato tentato nel 1902
dalla spedizione di Oscar
Eckenstein. - Karakorum
- Himalaya.
1988 - Tentativo invernale al K2 della Spedizione polacco – canadese – britannica, arrivata al campo base nel dicembre 1987 fermata poi per il maltempo a 7350 metri.
Storicamente, spedizioni alle più alte vette sono tentate in estate o all'inizio dell'estate. Tuttavia, Andrzej Zawada, uno scalatore polacco è considerato uno dei pionieri della scalata invernale nelle regioni di alta montagna. Nell'inverno del 1987/88 ha organizzato e guidato la prima spedizione invernale al K2 internazionale con alpinisti provenienti da Polonia, Canada e Gran Bretagna.
Il team invernale comprendeva i seguenti alpinisti. Andrzej Zawada il leader, Maciej Berbeka, Eugeniusz Chrobak, Leszek Cichy, Miroslaw Dasal, Miroslaw Gardzielewski, Zygnmunt Heinrich, Bogdan Jankowski, Pawel Kubalski, Aleks Lwow, Maciej Pawlikowski, Michal Tokarzewski il medico, e Krzysztof Wielicji dalla Polonia; Jaques Olek vice leader, Pierre Bergeron, Jean-Pierre Danvoye, Jean-Francois Gagnon, Stuart Hutchison, Bernard Mailbot e Yvees Tessier dal Canada; John Barry, Roger Mear, Jon Tuinker e Mike Woolridge dalla Gran Bretagna. Il gruppo nonostante la presenza di alpinisti espertissimi trova venti fortissimi e temperature sotto i 50 gradi. L’assedio è durato più di tre mesi e mezzo senza riuscire a realizzare la “prima invernale” al K2 - Karakorum - Himalaya.