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Aiguille de l’Evêque - 3262 m.

(Gruppo delle Grandes Jorasses)

(Massiccio del Monte Bianco)

 

 

AIGUILLE DE L'ÉVÊQUE 3262 m. - Nonostante la solenne denominazione non è affatto una guglia, ma uno spallone per nulla sopraelevato a monte: anzi, in leggera discesa, perché la sua estremità Nord-occidentale, dove è sito il Bivacco Jachia, è quotata da IGM m 3264, mentre quella Sud-orientale, che costituisce la cosiddetta «Aiguille », soltanto 3258 m. Ciò non toglie, però, che precipiti verso il Lavachey con un paretone Sud-est di particolare altezza (oltre 1400 m.) larghezza (circa 1500 m. alla base, fra lo Sperone meridionale e quello orientale) e conseguente imponenza.

 

 

 

 

 

1896 - 19 agosto. Georg Yeld con François Pession e Sylvain Pession salirono per il versante meridionale e il tratto finale della Cresta Sud-est. Questo itinerario coincide praticamente, fino all'alta conca nevosa compresa fra l’Aiguille de Tronchey e la sottostante Aiguille de l'Evêque, con l'attuale via normale di accesso al Bivacco Jachia. Poiché nel tratto iniziale, dal fondovalle al 2000 m, è più comodo con partenza dal Casolari di Tronchey, lo descriviamo unicamente con detta partenza (fermo restando che lo si può raggiungere prima delle rocce anche dai Casolari di Pra Sec, o direttamente dal Lavachey). - Gruppo delle Grandes Jorasses - Massiccio del Monte Bianco.

 

1898 - 30 agosto. Jean Bonin e G. B. Origoni con Maurice Barmaz raggiunsero l’Aiguille de l’Evêque salendo per lo sperone meridionale e la conca Evêque-Tronchey. L'itinerario coincide praticamente con quello normale del Bivacco Jachia, volendo si può salire direttamente alla vetta, anziché raggiungere il bivacco e di qui continuare per lo spallone. - Gruppo delle Grandes Jorasses - Massiccio del Monte Bianco.

Schizzo - 23/1 - It. 45a

 

1936 - 19/20 agosto. Ninì Pietrasanta, Gabriele Boccalatte, Alfonso Castelli e Renzo Ronco raggiungono lo spallone dell'Aiguille de l'Evêque fra detta Aiguille de Tronchey ed il Bivacco Jachia, ed esservi fermati dalle 10 alle 10.30, proseguirono «per il filo di cresta. Alle 11.30 siamo alla pertica portata nel 1928 da Rand Herron e dalle sue guide.». Una crestina di neve conduce sulla vetta della Cresta di Tronchey, magnifico belvedere sul bacino di Fréboudze e sull'incombente Cresta delle Grandes Jorasses: vista di qui, sembra formidabile, con i suoi tre salti lisci e verticali. - Gruppo delle Grandes Jorasses - Massiccio del Monte Bianco.

 

1940 - 29 luglio. Emanuele Andreis con Francois Thomasset e G. Frachey salirono dalla Val Ferret per la parete Sud-est e la Cresta Est raggiungendo la “Comba dell'Evêque”. Dal colletto 2950 m. si aggirano i primi tre torrioni sul versante di Fréboudze, per rocce scarse di appigli miste a neve e ghiaccio (tratto difficile), poi si segue pressappoco il filo di cresta badando in qualche tratto ai grossi blocchi mobili. Dopo un torrione, ben visibile dal piano del Lavachey, si percorre una cresta nevosa di una cinquantina di metri e con un ultimo tratto leggermente sul versante di Fréboudze, per buona roccia, si raggiunge la vetta dell'Aiguille de l’Evêque. - Gruppo delle Grandes Jorasses - Massiccio del Monte Bianco.

Schizzo - 23/1 - It. 45c