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Stefano Zavka -

 

 

2004 – luglio. Nell’anno del cinquantenario della prima salita italiana al K2. Nives Meroi con il marito Romano Benet tornarono al versante Nord con la Spedizione celebrativa K2 1954-2004. Ma fu un anno troppo carico di neve, e un tempo infernale che non permise di superare i 7000 metri impedendo il raggiungimento della vetta e mise a dura prova, anche dal punto di vista psicologico, il gruppone di alpinisti accampati ai piedi della parete. - Diamo per dovere di cronaca la lista dei partecipanti: Fabio Agostinis, Claudio Bastrentaz, Tarcisio Bellò, Romano Benet, Daniele Bernasconi, Mario Alessandro Busca, Agostini Cittadini, Michele Comi, Michele Compagnoni, Paolo Comune, Marco Confortola, Paolo Confortola, Giuliano De Marchi, Agostino Da Polenza, Kurt Diemberger, Soro Dorotei, Massimo Farina, Marco Forcatura, Maurizio Gallo, Ugo Giacomelli, Leandro Giannangeli, Gianpaolo Gioia, Adriano Greco, Adam Holzknecht, Enrico Lazzeri, Giulio Maggioni, Mario Merelli, Nives Meroi, Paolo Minisini, Sergio Minoggio, Silvio (Gnaro) Mondinelli, Hubert Moroder, Walter Nones, Leonardo Pagani, Daniele Palazzina, Mario Panzeri, Nadia Tiraboschi, Karl Unterkircher, Gian Pietro Verza, Luca Vuerich, Stefano Zavka. - Karakorum - Himalaya.

 

2007 – 20 luglio. La spedizione italiana K2 Mountain Freedom 2007 raggiunge la vetta del K2 attraverso lo Sperone Abruzzi e senza l’ausilio dell’ossigeno con tre dei suoi alpinisti. Daniele Nardi, capospedizione, Mario Vielmo e Stefano Zavka. Michele Fait, il quarto uomo della spedizione, si ferma a qualche centinaio di metri dalla vetta. Mario Vielmo e Stefano Zavka raggiungono la cima della montagna molto tardi, attorno alle 18,30 (ora locale), circa 2 ore e mezzo dopo il loro compagno e dopo altri scalatori russi, coreani, canadesi e americani impegnati sul K2 in quegli stessi giorni. Le previsioni meteorologiche erano concordi nel prevedere un peggioramento delle condizioni del tempo per la serata dello stesso giorno. Mario Vielmo e Stefano Zavka, soli, cominciano la discesa dalla vetta verso il campo quattro (7900 m.) alle 19,00 , ma le condizioni del tempo diventano pessime: il vento fortissimo alza una fitta neve che, assieme alla notte e alla stanchezza accumulata durante la scalata del pomeriggio (durata più di 14 ore), rende problematiche le operazioni di discesa. Stefano Zavka, che non aveva con sé la radio e che durante la discesa aveva ceduto il passo a Mario Vielmo che lamentava un congelamento di mani e piedi, si perde nella tempesta e non farà più ritorno al campo quattro; anche Mario Vielmo, alpinista esperto con alle spalle diversi 8000, si perde nella notte, ma alla fine riesce a raggiungere le tende dei compagni, con cui comunicava via radio. Nel corso della discesa un componente della spedizione americana scivola e si rompe una gamba, e due componenti della spedizione coreana si perdono nella tormenta. Sia l’americano che i due coreani riusciranno comunque a ritornare al campo base. La spedizione, seguita anche da una truppe Rai, è stata documentata nel programma TV K2: “Il sogno, l’incubo” andato in onda su Rai 2 nell’ottobre 2007. - Karakorum - Himalaya.

 

2007 – 20 luglio. La spedizione americana guidata da Chris Warner con Don Bowie, Piotr Pustelnik, Pasquale Scaturo, Bruce Normand e Joel Shalowiz. Dopo nove settimane e 3 percorsi provati, con 5 tentativi, e un attacco finale di 15 ore e mezzo (dopo aver lasciato il campo 4) gli americani Chris Warner, Bruce Normand e Don Bowie hanno fatto capolino sulla vetta del K2 per lo Sperone Abruzzi. Con loro il capospedizione della "K2 Freedom" Daniele Nardi, il vicentino Mario Vielmo e Stefano Zavka di Terni. Insieme a loro c’erano anche quattro russi: Victor Afanasyev, Alexander Eliseev, Roman Gubanov e Nikolay Kadoshnikov. Due coreani: Kim Chong-Ho senza ossigeno e Kim Jin-Tae con ossigeno. L’iraniano Kazem Faridian della spedizione di Daniele Nardi e il portoghese Joao Garcia. - Karakorum - Himalaya.