Oh Eun-Sun soprannominata Miss Oh è
un'alpinista sudcoreana. È stata la prima donna ad aver scalato tutte le
quattordici vette sopra gli ottomila metri, sebbene l'impresa sia registrata
nella classifiche ufficiali come (contestata). L'obiettivo è stato raggiunto il
27 aprile 2010 quando, alle 15 ora
locale, l'alpinista ha toccato la vetta dell'Annapurna.
Almeno due vette, l'Everest
e il k2,
sono state raggiunte con l'uso di ossigeno supplementare. Una scalata, quella
al Kangchenjunga
del 2009, le viene contestata: non
ci sarebbe prove fotografiche del raggiungimento della vetta.
Numerose delle sue scalate hanno
suscitato pesanti critiche, poiché effettuate in parte con l'aiuto di ossigeno
supplementare, in parte con l'aiuto di elicotteri per lo spostamento tra i vari
campi base per ottimizzare i tempi, e spesso con l'utilizzo di grandi team
impegnati nel portare le attrezzature, preparare i campi base e i percorsi
prima del suo passaggio.
Il mese successivo anche la spagnola Edurne Pasaban
ha raggiunto la propria quattordicesima cima, senza contestazioni.
Gli Ottomila
1997 - 17 luglio - Gasherbrum II
2004 - 20 maggio - Everest (con ossigeno supplementare)
2006 - 3 ottobre - Shisha Pangma
2007 - 8 maggio - Cho Oyu
2007 - 20 luglio - k2 (con ossigeno supplementare)
2008 - 13 maggio - Makalu
2008 - 26 maggio - Lhotse
2008 - 31 luglio - Broad Peak
2008 - 12 ottobre - Manaslu
2009 - 6 maggio - Kangchenjunga (contestata)
2009 - 21 maggio - Dhaulagiri
2009 - 10 luglio - Nanga Parbat
2009 - 3 agosto - Gasherbrum I
2010 - 27 aprile - Annapurna
2001
– 22 luglio. Una spedizione internazionale composta dal francese Jean-Christophe
Lafaille e l'italiano Hans
Kammerlander raggiungono la vetta del K2
salendo per la via Cesen. - La Via Cesen è una bella
via. Veloce. Si arrampica. Ci sono pendii a 60°. Fino a 6000 m. è una tipica
scalata di ghiaccio, molto pericolosa per le scariche di sassi. A 6500 m c'è
un'area di misto abbastanza complicata. Dei tratti rocciosi interrotti da
pendii di neve che possono scaricare piccole valanghe e slavine. Bisogna
passare dalla roccia alla neve ed è molto pericoloso. Bisognava stare molto
attenti. Non si capisce bene la consistenza della neve sopra le lastre di
roccia. Superando senza difficoltà il Collo
di bottiglia: Lì incontrano 3 alpinisti coreani 2 spagnoli e 2 sherpa. I
coreani usano l'ossigeno: Nonostante tutto superano gli spagnoli Carlo
Pauner e Josè
Antonio Garces, e i Sud-Coreani Young-Seok
Park, Seong-Gyu
Kang e Hee-Joon Oh, insieme agli sherpa Sherap
Jangbu e Pasang
Tsering. Avanzano lentamente nella neve alta e
inconsistente. Alle 14,30 raggiungono la vetta per lo Sperone Abruzzi del K2.
Nei propositi di Hans Kammerlander, a questo punto, c'è la discesa con gli sci dalla cima. Sci che Hans Kammerlander si è portato in spalla dal 2° campo. E, non senza difficoltà, la discesa con gli sci inizia davvero, e continua in mezzo alla nebbia per circa 400 m. A questo punto accade un fatto agghiacciante, di quelli che spesso succedono, proprio in discesa, su questa che è considerata la più bella ma anche la più pericolosa tra le 14 montagne oltre gli ottomila metri. Uno dei coreani vola mentre discende il Collo di bottiglia, e Hans Kammerlander che se lo vede precipitare davanti non può far nulla. Anzi può decidere, come giustamente ha fatto, che poteva averne abbastanza e conclude lì la prima discesa con gli sci dalla cima del K2, anche per rispetto della tragedia a cui aveva assistito. - Karakorum - Himalaya.
2001 – 22 luglio. Tre gruppi operano sul versante pakistano del K2. Il giorno della vetta è uguale per tutti. I coreani (sedici membri) Young-Seok Park, Hee-Joon Oh e Seong-Gyu Kang accompagnati dagli sherpa Sherap Jangbu e Pasang Tsering, giungono in vetta per lo Sperone Abruzzi insieme a Carlo Pauner e Josè Antonio (Pepe) Garces (della spedizione spagnola, che comprende Javier Barra e Javier Perez). Per lo Sperone Sud-Sudest salgono invece, il francese Jean-Christophe Lafaille e l'italiano Hans Kammerlander (entrambi della spedizione internazionale di Peter Guggemos, che comprende anche il francese Christian Trommsdorff e il neozelandese David Jewel). Un altro coreano Young-Do Park, salito fino al Collo di Bottiglia, rinuncia e nella discesa precipita. Sherap Jangbu è il secondo uomo ad aver salito due volte il K2. Infine Hans Kammerlander rinuncia a scendere con gli sci. Pure la spedizione ceca di Zdenek Hruby con Josef Simunek, Radek Jaros, Josef Moravek, Sona Vomackova, Ludek Ondrej, Petr Skrivanek e Lhakpa Dorjee sherpa tenta di salire lo Sperone Sud-Sudest, ma senza successo. - Karakorum - Himalaya.