CIMA
DELL'UOMO
2543 m. -
Lunga costiera
di dossi erbosi arrotondati, che, staccandosi verso Nord-Est dal Sasso
Rosso, forma tutta la sponda destra (Sud-est) della gran conca
del Pian della Nana. Sul versante del Pian della Nana la costiera
presenta una bassa fascia rocciosa, quasi ininterrotta. Verso la Val di
Tovel, invece, scoscende con alti e ripidissimi fianchi, a zolle erbose e
dirupi e protende due marcati speroni assai sporgenti: la Cima dell'Uomo
o dell'Om e la Cima
dell'Omet, così chiamata da un caratteristico pinnacolo isolato su un
cengione poco sotto la vetta, che appare da lontano come un ometto. Erti e
impervi valloni precipitano tra l'uno e l'altro sperone verso la Val di Tovel;
il meglio praticabile è la Val Formiga, che scende dal Passo omonimo,
tra le Pale
della Vallina e il Castellaccio
(Ciastelacc'). Le singole cime non hanno importanza per l'alpinista; il
maggiore interesse che possono offrire è il percorso di tutta la cresta, che
costituisce una bella passeggiata, con splendide vedute su tutta la Val di
Tovel e sul suo lago, sulla Val di Non, Mezzocorona, le Dolomiti,
ecc. Consigliabile la gita dal Rifugio
Péller,
salendo per la Cresta della Nana al Sasso
Rosso e ritornando per le Pale
della Vallina.
1879 – 17 luglio – Santo Siorpaes con Cesare Tomé, Gottfried Merzbacher e Battista Bernard attuano la prima ascensione alla Cima dell’Uomo, per il versante Sud-Est. – Catena Settentrionale – Gruppo di Brenta – Dolomiti di Brenta.