Il
massiccio di Cima d’Asta pur essendo fisicamente scostato
rispetto alla catena del Lagorai spesso viene inglobato nelle guide del Lagorai
stesso data la sua estrema vicinanza.
Cima d’Asta nonostante l'altezza non eccessiva (2847
m.), offre un panorama
da vetta d'alta quota dato che verso Sud le montagne degradano
rapidamente verso la pianura veneta, verso Nord il vicino Lagorai
(visibile in tutta la sua discreta lunghezza) non raggiunge quote tali da
impedire la vista del panorama fino ai ghiacciai del confine italo-austriaco,
verso Ovest svettano i perenni ghiacciai dell'Adamello-Presanella
e le ardite pareti del fiabesco Gruppo del Brenta,
infine verso Est lo sguardo raggiunge le famose pareti e i deserti rocciosi
delle Pale di S. Martino. Il massiccio granitico di Cima
d’Asta affiora tra Borgo
Valsugana e Fiera di Primiero e nell’omonimo gruppo montuoso.
1845 - Giuseppe Loss fu il primo che salì la Cima d'Asta nel Logorai.
1865 – 20 luglio. Giuseppe Loss di Primiero
che per primo salì anche Cima d'Asta con cinque compagni (un sesto
rinunciò, impaurito, alla base del camino). Conquista l’inviolata Cima
Tosa (3173 m.). Questi alpinisti
salirono per la Valle
d'Ambiez, la Malga Prato, la Forcolotta
di Noghera la Pozza Tramontana e la Vedretta della Tosa e
scalarono poi quel camino che tutt'ora costituisce la via comune della cima. – Massiccio
della Tosa – Gruppo di Brenta
– Dolomiti di Brenta.