1896 - 24 agosto. John Swinnerton Phillimore e Arthur Guy Raynor con le guide Luigi Rizzi, fassano, e Antonio Dimai, cortinese, compirono la prima traversata della Pala di S. Martino.
1896 - 28 agosto. John Swinnerton Phillimore e Arthur Guy Raynor con le guide Luigi Rizzi e Antonio Dimai, compirono la salita della parete Est del Catinaccio.
1896 - John Swinnerton Phillimore e Arthur Guy Raynor con le guide Luigi Rizzi, e Antonio Dimai, realizzarono la terza salita alla Torre Delago nel Vaiolet.
1908 - Angelo Dibona trovò una via di salita sulla Parete Rossa della Roda di Vael, 450 metri, IV° grado. Sperimentò l’uso dei chiodi e vinse la parete Nord della Cima Una, 800 metri, V°, con Luigi Rizzi; poi la Parete Sud-ovest del Croz dell’Altissimo (V° grado superiore) ma senza chiodi. “La più dura delle Dolomiti per un certo tempo”.
1910 – 16 agosto. Angelo Dibona con la guida Luigi Rizzi, Guido Mayer e Max Mayer salgono per primi la parete Sud-Ovest del Croz dell’Altissimo. - Sottogruppo della Gaiarda e dell’Altissimo. Un'impresa che fece epoca per le difficoltà che arrivavano al V° grado superiore. - Gruppo di Brenta – Dolomiti di Brenta.
1911 - Angelo Dibona superò con “alcuni chiodi”, con i fratelli Guido e Max Mayer e la guida Luigi Rizzi la parete Nord della Lalid, 900 metri, roccia calcarea, ancora oggi V° grado.
Dunque Angelo Dibona è sinonimo di arrampicata libera. Ed egli è una delle prime e pochissime guide ad assumere (come anche Tita Piaz) iniziativa personale, realizzando imprese per proprio conto, anche se in quasi tutte le sue ascensioni fu fedele guida dei fratelli Guido e Max Mayer, con i quali tuttavia aveva rapporti più di amicizia che di “lavoro”.
Il quarto uomo del gruppo è la guida Luigi Rizzi della Val di Fassa, anch’egli arrampicatore di rara bravura.