torna al menù

Alberto Dorigatti

 

 

 

Alberto Dorigatti – CAAI - (

 

 

1970 – La Marmolada, terreno d’arrampicata preferito e ricercato nei prossimi anni, riceve la visita di un altro grande alpinista: Alessandro Gogna.

La meta è la direttissima alla Punta Rocca, che viene aperta da Alessandro Gogna assieme ad Alberto Dorigatti, Almo Giambissi e Bruno Allemand. Essi adoperano 101 chiodi e 5 cunei per gli impegnativi 800 metri di parete che salgono con gli scarponi. Volutamente non usano i chiodi a pressione. La via Gogna è compresa tra la via Vinatzer e la via Messner, dove, a dispetto di molti giudizi , è stato possibile salire con mezzi tradizionali e con grande dimostrazione di eleganza e purezza di stile.

Dorigatti conferma: «Portare con sé i chiodi ad espansione per la prima salita è togliere in partenza ogni valore alla salita stessa. L’espansione elimina il rischio, elimina l’incognita, elimina l’alpinismo; e portarlo senza usarlo, significa ugualmente praticare pseudo-alpinismo».

 

1972 - 10 agosto. Andrea Andreotti, Alberto Dorigatti e Heinz Steinkotter aprono sulla Parete Nord-est del Crozzon di Brenta una nuova via (Andreotti-Dorigatti-Steinkotter) detta anche Via per la parete Nord-Est. L'itinerario supera dapprima il contrafforte, già percorso da varianti, situato allo sbocco del Canalone della Tosa, incrocia la Via Originale Preuss, poi prosegue direttamente in parete fra la Via Preuss e la Via delle Guide. Arrampicata elegante con difficoltà sostenute, su roccia ottima. Altezza 800 m. Difficoltà: III° e IV° con lunghi tratti di V° e 1 di V°+.·- Massiccio della Tosa - Gruppo di BrentaDolomiti di Brenta.