Daniele Chiappa “Ciapin” - (1951-2008) - CAAI
Daniele Chiappa, per tutti “Ciapin” è nato a Lecco il 28 ottobre 1951. All’età di 15 frequenta la Scuola di Roccia del Gruppo Ragni di Lecco: suoi istruttori furono Claudio Corti “Marna” e Dino Piazza “Sdoec”.
Nel 1973, ultimato il servizio militare come istruttore di roccia della Scuola Militare Alpina del “Reparto Corsi Speciali” di La Thuile in Valle d’Aosta parte con i Ragni di Lecco per la spedizione sulla parete Ovest del Cerro Torre.
Due mesi dopo, il 13 gennaio del 1974, Daniele Chiappa con Casimiro Ferrari, Mariolino Conti e Pino Negri raggiunge la cima.
L’anno successivo, durante la spedizione alpinistica del CAI Belledo al Karakorum, sale in cordata con Carlo Duchini, Pierino Maccarinelli, Giacomo Stefani e Sergio Panzeri in stile alpino i 1500 metri della parete Sud-Ovest della Grande Cattedrale del Baltoro 5450 m. con difficoltà in roccia di V e VI grado classico.
Nel 1978 apre cinque vie nuove sulle pareti di granito del Gruppo Montuoso del Sinai in cordata con Carlo Duchini. Continua fino al 1982, quando un brutto incidente sul lo ferma per quasi un mese.
Parallelamente alla progressiva diminuzione delle scalate, comincia l’impegno operativo nel Soccorso Alpino.
Nel 1992 riceve l’incarico di attivare, presso l’Azienda Ospedaliera Sant’Anna di Como, la nuova Centrale Operativa 118 - Elisoccorso di Como. Dopo dieci anni consecutivi, lascia l’incarico.
Si è spento il 30 agosto 2008, a soli 56 anni, colpito da un male incurabile circa un anno fa, Daniele Chiappa: il più giovane dei Ragni di Lecco protagonisti della prima salita al Cerro Torre del 1974. Detto "Ciapin", l'alpinista lecchese era un personaggio di spicco nell'ambiente del soccorso alpino e della montagna in generale.
Aveva soltanto 24 anni quando salì in vetta al Cerro Torre in cordata con Casimiro Ferrari, Pino Negri e Mariolino Corti. La salita, organizzata in occasione del centenario dei Ragni di Lecco, avvenne il 13 gennaio 1974 e passò alla storia come la prima scalata ufficiale della leggendaria montagna patagonica, dalla storica parete Ovest, uno dei simboli del grande alpinismo italiano.
Dopo quella storica salita, Daniele Chiappa ha continuato a dedicarsi all'arrampicata e alla montagna, concentrandosi in particolare sui problemi della sicurezza del soccorso in alta quota. Conosciuto e amato per questa sua attività, ha avuto anche un'intensa attività editoriale di cui l'ultimo prodotto è il libro, appena uscito, "Nell'ombra della luna. Storie di soccorso alpino".
1973 - Fra il 9 e il 13 settembre. Pochi anni dopo la grandiosa impresa dei Rusconi al Badile, altri scalatori si accorgono che il vero problema del Pilastro Est Nordest rimaneva ancora da risolvere. Probabilmente l’idea di questa linea fu di Tiziano Nardella, fortissimo artificialista, ma anche alpinista di notevole esperienza su tutti i terreni. Dopo alcuni tentativi invernali cui partecipò anche il valtellinese Carlo Pedroni, Tiziano Nardella portò il suo affondo decisivo. Assieme al milanese vi erano Elio Scarabelli, Daniele Chiappa e Giulio Martinelli: un team veramente inarrestabile. Al termine ne uscì una grandiosa scalata di altissima difficoltà dove, per la prima volta nella storia del Badile, furono impiegati i chiodi a pressione. (Via Nardella).
1974 – 13 gennaio. Casimiro Ferrari, Daniele Chiappa, Mario Conti e Pino Negri realizzano la grande salita al Cerro Torre per la parete Ovest. Il formidabile spirito di gruppo dei Ragni che anima i dodici alpinisti lecchesi della spedizione, riuscirà a portare questi quattro uomini sulla vetta del Torre. Della spedizione guidata da Casimiro Ferrari fece parte anche Pierlorenzo Acquistapace.