Roberto
Manni – Alpinista, Guida
Alpina. Gestore del Rifugio Graffer al
Pian del Grostè.
Ha
partecipato con Marco
Confortola alla sfortunata Spedizione
Italiana al K2
del 2008.
Roberto
Manni rinuncia per indisposizione il 1 agosto
all’assalto della vetta.
Roberto
Manni ha contribuito a gestire i soccorsi al Campo
base. Pagando due sherpa e George
Dijmarescu, un alpinista americano che hanno aiutato Marco
Confortola fino al campo base.
Allego uno
stralcio di un giornale di quei giorni.
Felice e palesemente sollevato per l'arrivo di
Marco Confortola
al campo base, Roberto Manni ha
ripercorso al telefono con Agostino
Da Polenza quest'ultima lunga giornata al K2.
"Oggi Marco
Confortola è stato davvero molto bravo - ha detto Manni -: è riuscito per prima cosa ad abbassarsi al campo avanzato perché
purtroppo l'elicottero non riusciva ad andare al campo 1. Fortunatamente Marco si è messo in moto presto con
l'aiuto di due sherpa e di un ragazzo americano, perché poi ha dovuto scendere
fino alla base".
"Comunque è andato tutto bene, ha fatto
un grosso sforzo, è stato bravissimo - ha aggiunto l'alpinista. Dopo il primo
momento di grande gioia per l'arrivo di Marco
Confortola al campo base, i pensieri non potevano non soffermarsi sulla
tragedia che tante persone stanno vivendo in queste ore alle pendici del K2.
"Sembra un grande baraccone - ha detto Manni -. E' tutto molto, molto triste. Quasi non si ha il coraggio
di guardarsi in faccia per quel che è successo sopra la nostra testa".
Intanto le prime spedizioni iniziano a
lasciare il campo base. "I primi ad andar via sono stati ieri i serbi.
Loro hanno perso un amico di 33 anni, io l'ho visto venir giù personalmente. Ha
fatto un volo di 400 metri cadendo sulla roccia e sulla neve. Alla fine è
rimasto lì".