Richard Goedeke a proposito dell’Aiguille de Bionnassay scrive «Il versante è costituito da un ripido ghiacciaio che presenta numerosi punti di sosta in prossimità dei crepacci i quali fanno apparire in parte meno accentuata l’esposizione; ma non per questo l’impresa si può ritenere meno impegnativa. Bisogna superate un dislivello di 1000 metri e se il ghiacciaio è indurito anche i punti con inclinazione relativamente modesta si presentano ostili; la neve fresca comporta invece notevoli difficoltà nel segnare la traccia e talvolta pericoli di slavine». I seracchi sono imprevedibili.
1964 - 16 agosto. Richard Goedeke e Joachim Linde salirono alla Cima della Vedretta per la parete Est. La via si svolge lungo la parete situata a sinistra (Sud) di una lunga e caratteristica rampa ascendente verso sinistra, ben visibile dal Rifugio Brentei, che taglia tutto il versante Est. Nella parte inferiore la via sale direttamente verso la vetta, sotto la quale termina la rampa; poi, sotto le placche al centro della parete, obliqua a sinistra per una ripida rampa minore. Dal suo termine, obliqua a destra in direzione della vetta. Dislivello: 350 m; 1 chiodo (lasciato) e 11 chiodi di fermata (levati). Difficoltà: IV° e 1 passo di V°. Roccia buona nei tratti difficili, altrimenti piuttosto friabile. – Sottogruppo dei Fracingli – Gruppo di Brenta – Dolomiti di Brenta.