1908 - Angelo Dibona ha il coraggio di affrontare pareti di aspetto decisamente insuperabile, dove nessuna via ancora era stata tracciata e dove piů tardi si salirŕ solo con largo impiego di mezzi artificiali. E’ il caso della Parete Rossa della Roda di Vael (Catinaccio):anche se l’itinerario di Dibona č un po’ laterale rispetto al centro della parete, la sua salita con Edward Broome, Corning e Agostino Verzi resta un evento di importanza storica.
1958 – Lothar Brandler e Dietrich Hasse dedicano sulla Parete Rossa della Roda di Vael (Catinaccio) una via ad Hermann Buhl, sono 400 metri saliti con 200 chiodi e 8 chiodi ad espansione.
1960 - Cesare Maestri e Claudio Baldessarri dedicano una via all’amico Toni Egger.
La via corre sulla Parete Rossa della Roda di Vael, ed č segnata dalla presenza di 400 chiodi sui 400 metri di parete. A questi inoltre si aggiungono 20 chiodi ad espansione e 30 cunei.
I due alpinisti sono sospettati di allungare volutamente la permanenza in parete per il solo motivo di creare suspense nel pubblico. Rimangono in parete otto giorni, ed ogni notte recuperano a braccia i trenta chili di zaino necessari per il bivacco notturno. Poi la mattina seguente lo ricalano a terra sempre a braccia per centinaia di metri, prima di proseguire.
1961 – giugno. Casimiro
Ferrari, a, Pierlorenzo
Acquistapace ripetono la Maestri
alla Roda di Vael. (Catinaccio).
1966 –In prima solitaria Heini Holzer alla Roda di Vačl sale la via Eisenstecken.
1969 - Heini Holzer, ritorna alla Roda di Vačl e realizza in prima solitaria la via Del Concilio.
1980 – Alberto Campanile, sulla Parete Rossa di Roda di Vaél (Catinaccio), una delle pareti piů paurose e strapiombanti delle Dolomiti, ripercorre le vie Maestri e Del Concilio senza l’uso di chiodi come mezzo di progressione.