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Rocca Sbarua

 

 

La Rocca Sbarua geograficamente appartiene al Monte Feidur e si erge sopra i boschi dominando la pianura pinerolese, di fronte all'imponente Monviso. E' conosciuta sin dagli albori dell'alpinismo pinerolese e torinese, infatti grandi dell'alpinismo quali Gabriele Boccalatte, Giusto Gervasutti, Giovanni Ellena, Andrea Mellano, Guido Rossa, Michele Rivero, Gian Piero Motti, Gian Carlo Grassi, hanno aperto itinerari dove la bellezza e la logicità delle vie viene ancor prima della difficoltà. La roccia è di gneiss granitoide molto solida e rugosa che ben si presta alla pratica della scalata lungo fessure, diedri, placche d'aderenza, muri verticali, tetti. Esistono oltre cento vie attrezzate dal terzo grado a itinerari non saliti ancora interamente in libera che potrebbero scomodare il grado 8 della scala francese. La lunghezza degli itinerari varia dai monotiri attrezzati da 20 metri per l'arrampicata sportiva a itinerari di 200 metri di sviluppo dal sapore tipicamente classico. Alla Sbarua si può arrampicare tutto l'anno tranne brevi periodi in caso di grosse nevicate.

 

1989 - Isidoro Meneghin alla Rocca Sbarua tragicamente perde la vita.