Le
Alpi Noriche prendono il nome dal Norico,
regione storica che comprendeva la parte centrale dell'Austria, parte della Baviera (Germania),
parte della Slovenia e parte dell'Italia. La Partizione delle Alpi del 1926
definiva le Alpi Noriche in modo
molto esteso e a cavallo dell'Austria
e dell'Italia.
Esse
costituivano la sezione n. 17 collocata nelle Alpi Orientali. Andavano dal Passo
del Brennero fino alla Forcella del Picco (2667 m.). Esse
comprendevano i seguenti gruppi:
Tuxer
Gebirge
Bassi
Tauri
Alpi Carinziane.
Con
questa classificazione comprendevano il punto più settentrionale del territorio
italiano: la Vetta d'Italia (2915 m.). La cima più alta delle Alpi Noriche era il Gran Pilastro
(3.510 m.). Altre cime importanti del gruppo erano il Monte Mesule (3479
m.), la Cima di Campo (3418 m.), il Sasso Nero (3370 m.), il Monte
Lovello (3378 m.), la Croda Alta (3287 m.) ed il Monte Fumo
(3250 m.).
La
definizione Alpi Noriche, nella
letteratura tedesca ed austriaca, per alcuni decenni ha individuato le Alpi di Stiria e Carinzia.
Oggi la definizioni di Alpi Noriche
è del tutto abbandonata.
Da
un confronto tra la definizione della Partizione delle Alpi e la moderna
SOIUSA
si può dire che le Alpi Noriche come
definite dalla Partizione delle Alpi comprendono circa le seguenti
sezioni della SOIUSA:
Alpi dei Tauri Occidentali - sezione 17
Alpi dei Tauri Orientali -sezione 18
Alpi di Stiria e Carinzia - sezione 19
Alpi Scistose Tirolesi - sezione 23.