1982 – In quattro giorni Maurizio Giordani con Franco Zenatti e Delio Zenatti salgono la parete Sud-Ovest dello Spallone del Croz dell’Altissimo (6a/A4). - Gruppo di Brenta – Sottogruppo della Gaiarda e dell’Altissimo - Dolomiti di Brenta.
1982 – E’ l’anno di Maurizio Giordani, dopo più tentativi, con Franco Zenatti, sale tra la Punta Rocca e la Punta Penia (Marmolada) aprendo la via Rovereto (5c/A3 con qualche chiodo a pressione). Entra così nel “mondo magico” della Marmolada, che non riuscirà più a lasciare. Rileverà il testimone di Heinz Mariacher, ripetendone tutte le vie e poi aprendone moltissime di nuove. Lo stile è: chiodatura minima o inesistente, sicurezza psicologica necessaria, apertura naturalmente dal basso e senza ispezioni; ma anche lui usa lo spezzettamento della via, fa qualche tiro, poi torna, anche per altra via e ricomincia, per essere sempre al meglio.
1983 - Maurizio Giordani con Franco Zenatti sulla parete Sud della Marmolada realizzano un nuovo itinerario tra il Pesce e la Conforto aprendo la via Dell’Irreale, con difficoltà di VII grado e A3.
1985 - Maurizio Giordani con Franco Zenatti sempre in Marmolada aprono la via Moby Dick con difficoltà massime di 6a+ con quattro passaggi in A0.
1985 - Maurizio Giordani con Franco Zenatti ancora in Marmolada, tracciano a sinistra del Pesce la via Fortuna con difficoltà di 6b-/b con alcuni passaggi in A0 (secondo Giordani questa via è più dura della via Del Pesce).
1985 - Maurizio Giordani con Franco Zenatti realizzano una nuova variante di 200 metri alla via Del Pesce, sulla parete Sud della Marmolada che verrà chiamata Athena con difficoltà di 6c (8°-). L’evoluzione permette di azzardare un nuovo salto di qualità anche in montagna, pur con un notevole restringimento del terreno di gioco.
1986 – 16/17/18/19/20 marzo. In Marmolada e proprio sul Pesce, Maurizio Giordani esprimerà la sua classe firmando la 1° prima ascensione invernale con Paolo Cipriani e Franco Zenatti.