1991 - 05 agosto. Dal versante cinese una spedizione italiana coordinata da Fabio Agostinis con Romano Benet, Alberto Busattini, Filippo Sala, Osvaldo Stoffie e Luciano Vuerich tentano di percorrere la Cresta Nord integrale del K2 ma si fermano a quota 8200 m. per il maltempo e troppa neve. - Karakorum - Himalaya.
1994 - 1 giugno. La spedizione italiana guidata da don Arturo Bergamaschi intende aprire una nuova via per la Cresta Nord con prosecuzione integrale alla vetta del K2, già tentata dagli italiani di Fabio Agostinis tre anni prima. Membri della spedizione sono Romano Benet, Nives Meroi Benet, Filippo Sala, Gian Battista Galbiati, Fabio Agostinis, Manuel Lugli, Vittorio Cossettini, Giorgio Zavagli, medico, Leonardo Pagani, medico, Paolo Minisini, medico. Si è saliti fino a quota 8.500 tracciando una via nuova da 6.600 metri, poi la punta raggiunta non aveva collegamento con la cima principale, per cui abbiamo rinunciato alla vetta principale. Il tentativo successivo alla vetta per la via normale è stato interrotto per soccorrere alpinisti spagnoli in difficoltà: uno è morto poi a 6.600 metri e sepolto nella neve, un altro è stato fatto scendere al campo base con mani e piedi congelati. Il 30 agosto la spedizione ritorna in patria. - Karakorum - Himalaya.
1994 – 31 luglio. Nives Meroi con il marito Romano Benet con Filippo Sala al loro esordio di “coppia” degli 8000, provarono ad aprire una nuova variante sulla via dei Giapponesi (sul versante Nord-Nordovest) del K2, cercando di “raddrizzare” la traccia nell’ultimo tratto. Ma dovettero rinunciare, dopo essersi ritrovati ad una quota di oltre 8500 metri, ma su una torre staccata dalla parete principale. Nives Meroi, al suo primo approccio con un ottomila, ricorda ancora questa esperienza come una bella lezione di umiltà e rispetto, che l’ha guidata con successo nelle sue salite successive. - Karakorum - Himalaya.
2006 – 26 luglio. Nives Meroi è la prima donna italiana a salire gli 8611 metri del K2 e raggiungere un sogno di dodici anni che nel 2004 per la seconda volta l’aveva fatta desistere a 7000 metri dalla parete Nord. - Nives Meroi aveva iniziato la sua attività alpinistica sugli “Ottomila” partendo proprio dal K2, quando nel 1994 con il marito Romano Benet e Filippo Sala avevano aperto una via in parte nuova sul versante Nordovest e furono costretti a fare dietro-front a centocinquanta metri dalla vetta. - Ma ora l’attesa e i tentativi sferrati in oltre un mese di permanenza hanno portato buoni frutti fruttando una finestra improvvisa di bel tempo sono saliti fino a 7800 metri e da lì la notte del 26 luglio alle due di notte battendo neve alta sono arrivati in cima alle ore 13. La cordata Meroi-Benet è stata la prima in quella stagione a toccare la vetta della “Grande Montagna degli Italiani”, l’unica su tutta la montagna quel giorno, dopo che il gran vento e le bufere avevano fatto desistere gli altri alpinisti dallo sferrare l’attacco.
Nives Meroi e Romano Benet hanno così concluso in bellezza il 2006, che il 17 maggio, li aveva visti arrivare in cima anche al Dhaulagiri 8167 m, sempre senza ossigeno, ne portatori. Il Dhaulagiri (la Montagna Bianca), che già nel 2005 avevano tentato di salirla assieme a Luca Vuerich raggiungendo invece una cima limitrofa alla principale. Credevano di avercela fatta ma sono stati ingannati da un paletto di alluminio infisso nel terreno. - Niente da fare invece per l’Annapurna 8091 m, da Nord per la Via dei Francesi, tentata pochi giorni dopo del Dhaulagiri.Hanno rinunciato per le condizioni impossibili della parete, dopo aver schivato un seracco da settemila metri, mentre si trovavano tra il campo due e il campo tre. - Karakorum - Himalaya.