1911 – E’ la stagione di Paul Preuss. Il 5 settembre, assieme a Paul Relly, compie la doppia traversata a croce della Cima Piccola di Lavaredo: salita per la via Fehrmann, discesa per la via Witzenmann, risalita per la via Helversen e infine discesa per la via Comune, impiegando in tutto 8 ore e 45 minuti.
E’ una bella impresa, ma non basta: il giorno dopo, di pomeriggio, i due attaccano la minore delle cime, la Piccolissima, lungo una evidente fessura-camino che incide la gialla parete Nord-est. Superando difficoltà di V grado e senza piantare chiodi, Paul Preuss e Paul Relly raggiungono la cima e, dopo un gelido bivacco, ne scendono, sempre in arrampicata e senza uso di chiodi, per la gola Sud-Est tra Piccolissima e Punta Frida.
In seguito, ben sei tentativi di ripetizione della fessura Preuss falliranno tragicamente
1930 - Il 24 Agosto Giovanni
Andrich e Attilio Tissi ripetono la via Preuss alla Cima
Piccolissima di Lavaredo in poco più di due ore e scoprono con
soddisfazione di non essere stati impegnati al loro limite.
1934 – Durante un campeggio estivo effettuato alle Tre Cime di Lavaredo, Ricardo Cassin cogli il suo primo grande successo, vincendo con Gigi Vitali e Angelo Pozzi la difficilissima parete Sud-est della Piccolissima di Lavaredo, una via dove la “libera” gioca ancora un ruolo di primo piano rispetto all’”artificiale”, ma dove tuttavia alcuni passaggi si risolvono solo con l’impiego sistematico dei chiodi.
1942 – Piero Mazzorana concatena in circa 9 ore le vie Preuss alla Cima Piccolissima di Lavaredo, la Dulfer-Piaz alla Punta di Frida alle Tre Cime di Lavaredo , La Helversen alla Piccola di Lavaredo, lo Spigolo Dibona alla Cima Grande di Lavaredo, e la via Comune con variante Dulfer alla Cima Ovest, per concludere con Croda degli Alpini e Croda del Rifugio.
1961 - 24 agosto - Il belga Claude Barbier (caduto
nel maggio 1977 durante una esercitazione di palestra nelle Ardenne), è
certamente uno degli scalatori solitari più audaci e preparati che mai siano
esistiti.
Di lui si ricorda soprattutto un’impresa che ha del fantastico e dell’incredibile: nel 1961, in un solo giorno, egli superò da solo, una dietro l’altra Le vie Cassin sulla Ovest di Lavaredo, Comici alla Grande, Preuss sulla Piccolissima, Dulfer sulla Punta di Frida e Innerkofler sulla Cima Piccola.
1990 – Il formidabile sloveno Franček Knez nell’estate si dedica alle Tre Cime di Lavaredo, dove inventa la via Killer sulla parete Sud-est della Cima Piccolissima di Lavaredo con Dani Tič e Andreja e Martin Hrastnik. Le difficoltà sono di VIII+.
1999 – Sulla Est della Cima Piccolissima, a destra della Cassin, Maurizio Dall’Olmo e Marco Zandegiacomo tracciano la via Corte Vecchino Aldo Nobile (max 7c+, spit).
Con le imprese degli ultimi anni le Tre Cime di Lavaredo sono tornate ai vertici delle difficoltà tecniche, come settanta anni fa.