1863 – 18 settembre. Il precursore Paul Grohmann sale un altro importante monte: l’Antelao (3263 m.), con Francesco Lacedelli detto “Checco”, Alessandro Lacedelli e Matteo Ossi, che probabilmente aveva già effettuato la salita intorno al 1850.
1882 - 15 gennaio. L’attuale via normale dell’Antelao (3263 m.), sale da Forcella Piccola, ed è un itinerario piuttosto frequentato, ma per alpinisti esperti. La prima invernale di questa via venne effettuata dal veneziano Piero Paoletti con la guida cadorina Luigi Cesaletti e rappresenta l’inizio dell’alpinismo invernale delle Dolomiti.
1882 - 5 febbraio. In un clima di competizione fra le guide cadorina e gli ampezzani, l’ampezzano Alessandro Lacedelli condusse il tedesco Richard Issler sulla cima dell’Antelao (3263 m.).
1886 – Il Capitano degli Alpini. D. Menini e altri, con le guide Pordon e Giuseppe Toffoli aprono una via di ghiaccio delle più interessanti delle Dolomiti nei canaloni settentrionali dell’Antelao: il Canalone Menini dal Ghiacciaio Superiore.
1898 – Gli inglesi John Swinnerton Phillimore e Arthur Guy Sandars Raynor con le guide Antonio Dimai e Zaccaria Pompanin aprono la prima via ( una delle più lunghe delle Dolomiti, oltre 1200 m. di dislivello) sullo sperone Sudest dell’Antelao.
1930 - Walter Stösser e Fred Schütt percorsero lo sperone Sud dell’Antelao con difficoltà fino al quinto grado.
1931 – La guida O. Oppel dal Ghiacciaio Inferiore dell’Antelao apre via di ghiaccio delle più interessanti delle Dolomiti, poi chiamato: Canalone Oppel.
1941 – Antonio Bettella e Gastone Scalco intraprendono la salita dei mille metri della Sudovest dell’Antelao. Impresa falsata dalle condizioni proibitive che i due devono affrontare sin dall’inizio. Il freddo, la bufera, i congelamenti li costringono ad usare 90 chiodi (più di quanto sarebbe servito in condizioni normali). In vetta gli amici coi soccorsi evitano che l’impresa si trasformi in tragedia.
1942 - Antonio Bettella ritorna sull’Antelao e con G. Barbiero salgono il Camino Sudovest.