1930 – Il grande e grosso Attilio Tissi, fornito di un’elevata e proporzionata forza nelle dita, accompagnato da Giovanni Andrich, Attilio Zancristoforo e da Francesco Zanetti, sale in artificiale la famigerata via Casara su gli strapiombi Nord del Campanile di Val Montanaia.
1931 – L’impresa considerata più ardua di Attilio Tissi: è generata da un errore: con Giovanni Andrich, Attilio Zancristoforo e Francesco Zanetti, egli si trova impegnato sulla via Stösser-Hall-Schütt sulla Tofana di Rozes, parete Sud. [8] Una fitta nebbia crea la condizione per l’errore. Salgono infatti dritti lungo una fessura-camino, che Walter Stösser si preoccupò di evitare. Questa fessura, è unanimemente riconosciuta come la più rischiosa e difficile in arrampicata libera. Estremamente faticosa, essa esclude ogni possibilità di piantare alcun chiodo in quanto bisogna stare ben incastrati con il corpo e con gli arti. La via Tissi-Andrich-Zanetti-Zancristoforo, [9] forse oggi con i friends e gli excentrics si potrebbe lavorare meglio ad una protezione. Werner Schertle la definisce una delle più difficili salite libere delle Dolomiti, e di uguale parere sarà Reinhold Messner che negli anni Settanta la valutata come una delle più dure arrampicate libere delle Alpi. (In seguito nelle Alpi verranno tracciate molte vie di difficoltà nettamente superiore).