(St. Jakob in Defereggen 1841 – Bolzano 1912). Johann Santner. Orologiaio di professione, alpinista e guida alpina, si stabilì a Bolzano nel 1875 e si dedicò all’esplorazione – anche solitaria – dei gruppi vicini, particolarmente del Catinaccio. Arturo Tanesini, come alpinista, lo definì «fantasioso.». Nel 1878, con Willgrattner, esplorò il passo fra la Cima Catinaccio e la Croda di Laurino che prese il nome di Santner.
Nel corso della sua attività esplorativa valicò il passo del Vajolet nel 1875, di Laurino nel 1879, la Forcella del Catinaccio nel 1887. Ma fin dal 1878, da solo, aveva salito per un nuovo itinerario il Catinaccio d’Antermoia; e nel 1880 la cima dello Sciliar che porta il suo nome.
Unito a Gottfried Merzbacher, un notissimo geografo dell’epoca, compì altre esplorazioni sistematiche nei gruppi dello Sciliar e del Sassolungo, toccando per primo numerose vette.
Nel 1890 Johann Santner, con il fortissimo scalatore Robert Hans Schmitt, affrontò la Punta delle Cinque Dita, un’altra cresta frastagliata somigliante, se vista dal Passo Sella, a una mano destra aperta, col «pollice» sulla Forcella del Sassolungo: fu la prima scalata per il camino – di notevole difficoltà per l’epoca- che prese poi il nome da Schmitt e divenne un’ascensione prestigiosa e ambita.
1875 - Johann Santner, nel corso della sua attività esplorativa valicò il passo del Vajolet.
1878 - Johann Santner con Willgrattner, esplorò il passo fra la Cima Catinaccio e la Croda di Laurino che prese il nome di Santner.
1878 - Johann Santner, da solo, salì per un nuovo itinerario il Catinaccio d’Antermoia.
1879 - Johann Santner valicò il passo di Laurino.
1880 - Johann Santner in solitaria aprì un nuovo itinerario alla cima dello Sciliar che porta il suo nome.
1887 - Johann Santner valicò nel corso della sua attività esplorativa la Forcella del Catinaccio.
1890 Johann Santner, con il fortissimo scalatore Robert Hans Schmitt, affrontò la Punta delle Cinque Dita (2996 m. - Sassolungo), un’altra cresta frastagliata somigliante, se vista dal Passo Sella, a una mano destra aperta, col «pollice» sulla Forcella del Sassolungo: fu la prima scalata per il camino – di notevole difficoltà per l’epoca- che prese poi il nome da Schmitt e divenne un’ascensione prestigiosa e ambita.
Johann Santner unito a Gottfried Merzbacher, un notissimo geografo dell’epoca, compì altre esplorazioni sistematiche nei gruppi dello Sciliar e del Sassolungo, toccando per primo numerose vette.