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Mario Menti – (

 

 

1936 - Raffaele Carlesso con Bortolo Sandri e Mario Menti, vince la gialla e strapiombante parete Nord-ovest della Torre di Valgrande (Civetta) in tre giorni di durissima lotta, superando tetti e strapiombi che opposero difficoltà decisamente estreme. Soprattutto all’inizio della scalata, per uscire da una grotta fu superato un tetto orizzontale sporgente per più di quattro metri sul vuoto: simili passaggi fino ad allora erano soltanto stati superati in palestra a pochi metri da terra, ma mai in montagna. Oggi la “Carlesso” alla Valgrande è una classica che i bravi riescono anche a salire in sole quattro ore…!. Ma attenzione: tutti i chiodi sono in parete e ve ne sono anche di troppo, elegantemente si passa dall’uno all’altro sulle comode staffe con i gradini di metallo e con grande rapidità si superano gli strapiombi. Ben diverso fu il compito di Carlesso: con pesanti corde di canapa, con pochi e pesanti moschettoni di ferro, armato di alcuni grossi chiodi che dovevano andar bene per ogni fessura, aiutandosi con asole di cordino che alla lunga segavano il piede dell’arrampicatore, sospeso nel vuoto senza cinturoni ma legato con le corde alla vita, a volte dovette combattere per ore intere per riuscire a piantare un chiodo in uno strapiombo o sotto il famoso tetto!.

 

Mario Menti con Bortolo Sandri moriranno tentando la parete Nord dell’Eiger.