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Gianluca Maspes 'Rampikino'

 

Gianluca Maspes (Rampikino) (1972-    )

 

 

Gianluca Maspes “Rampikino” è nato a Sondrio nel 1972 e vive oggi in Valmasino dove ha potuto coltivare sin da bambino la vita alpinistica che ora lo assorbe quasi completamente. Guida alpina da poco, Luca è autore di numerose realizzazioni di prim’ordine nel gruppo del Masino-Bregaglia, del quale ne è un profondo conoscitore. La sua concezione di alpinismo totale (arrampicata sportiva, ghiaccio, vie di quota, solitarie, invernali…) lo ha portato in giro per le Alpi e più recentemente anche sulle montagne extraeuropee.

 

 

1991 – estate. L’ultima via della parete Est Nordest del Badile fu opera dei giovani scalatori Gianluca Maspes e Luca Salini che realizzarono Est-asi. Partiti per ripetere la via dei Cechi i due realizzarono la loro “prima” per un errore nella scelta del punto d’attacco. Salirono quindi, e con scarsissimo materiale a disposizione, l’ultima importante fessura che solca il settore sinistro della parete. Purtroppo poco dopo la prima ascensione, un franamento ha in parte rovinato l’itinerario rendendolo pericoloso.

 

1993 – estate. Il giovane scalatore valtellinese Gianluca MaspesRampikino”, riusciva nella bell’impresa di ripetere la via Neverland sulla parete Nord-est del Badile .in solitaria e senza alcuna autoassicurazione.

 

1997 – Le palestre, sia artificiali che naturali, crescono come funghi. Non solo nei luoghi storici, tradizionali, ma in ogni bastione, presso ogni asperità, al mare o in montagna. Si aprono in continuazione vie nuove su scogliere o su falesie. Si inventano monotiri per allenarsi o semplicemente per creare, o per…esserci, farsi notare. Leggiamo quanto scrive Luca MaspesRampikino”: «( … ) Io non ci credo, mai ci ho creduto e no ci crederò mai, alla favola di quello che fa tutto per sé. Uno così, non direbbe nemmeno alla moglie che cosa è riuscito a combinare il giorno precedente. In caso mi sbagliassi però, esisterebbero delle scalate incredibili che nessuno, ma dico nessuno, potrebbe conoscere. E perché allora non la finiamo questa storia di essere gli umili, i silenziosi, gli “orsi”; tanto non serve a niente, neppure a noi stessi. Il problema dell’incomunicabilità è stato recepito anche dalle Guide Alpine, un gruppo di professionisti sparsi qua e là, un gruppo che è ora alla ricerca di un filo che li unisca per sempre, nella lotta alle figure abusive e alla scarsa professionalità degli “orsi guida”. Parlate, raccontate tutto senza sbagliare una virgola e senza inventarvi niente (perché i più attenti vi beccheranno!), litigate se potete e se capite l’occasione, fatevi amici e nemici, giudicate se ne avete capacità e infine, se siete veramente bravi, beccatevi la medaglia d’oro».