torna al menù

 

Aldo Leviti – (1950 -     ) – (Guida)

 

 

Nato il 23-08-1950 a Frauenfeld Thurgau (Svizzera) da genitori emigranti di origine Valsuganota della frazione di Casetta comune di Bieno, Aldo Leviti conosce la passione per la montagna, appena l’età lo consente, in maniera del tutto naturale seguendo un proprio istinto. Il fatto di aver vissuto in mezzo ai boschi sulle pendici dei Lagorai ha spinto la sua curiosità al di là delle cime che sovrastano la frazione, verso le vette più alte. In giovanissima età, si esprime a proprio agio sulle vie dolomitiche che percorre, da capocordata, per la prima volta a soli 15 anni. Le prime salite di un certo rilievo, specialmente le prime solitarie e le prime invernali fanno notizia e interessano i giornali locali: la Guardia di Finanza gli offre di entrare nel Corpo Speciale degli Istruttori di alpinismo del Passo Rolle, cosa che gli ha permesso di affinare le capacità sciistiche. Nel 1975 diventa Maestro di sci, nel 1976 è Aspirante Guida Alpina e tre anni dopo Guida Alpina. Nel 1980 si impegna nei corsi di formazione per Guide Alpine come istruttore, attività tuttora svolta. È impossibile elencare la sua attività alpinistica, lo spazio disponibile ci è tiranno; tra le più significative: Direttissima parete Est e Parete Nord del Catinaccio, Parete Nord-Ovest Cima Terranova del Gruppo Civetta, Parete Sud del Pilastro di Roces della Tofana di Roces, Parete Sud-Ovest Cima Scotoni Gruppo Fanes, Parete Sud-Ovest Cima Fanes, Parete Sud Punta Penia Marmolada, Parete Sud Cima Larsei Sella, Parete Ovest Sass Pordoi, Parete Sud Piz Ciavazzes, Parete Sud prima Torre Sella, Parete Sud Torre di Roces, Parete Ovest primo contrafforte Mulaz. Una cinquantina di prime ascensioni sulle Pale di San Martino, decine di vie nuove nel Gruppo del Lagorai e tante altre prime ascensioni di difficoltà estrema.

Tra le sue imprese più significative vanno citate: la prima invernale al Pilastro

Nord-Est del Sasso Lungo, prima invernale alla Via Livanos sulla Parete Est del

Catinaccio, prima invernale alla Via Loredana sul Torrione Aurelia (Gruppo Sella).

Nel Gruppo del Bianco ha ripetuto le vie più difficili.

L’attività di Leviti non si è limitata alle Alpi, ma si è estesa anche alle montagne extraeuropee. Negli USA, California: El Capitan via del Naso, via Zodiac; Half Dome: via Regular; Washington Column: Via Regular, via the Prow in solitaria. Colorado: prima italiana al Naked Edge 5.11 a vista, prima italiana al Long’s Peak via D7 5.10, Black Canyon of Gunninson Via nuova “Val di Fiemme”.

In Patagonia: Aguja Marmoz via nuova. Himalaya: Partecipazione Spedizione Everest due tentativi senza ossigeno: il primo a quota 7500 metri, il secondo a quota 8500 metri. Spedizione alla Sud del Lhotse fino a 7300 metri.

Prime ascensioni assolute, prime invernali e prime solitarie sono il curriculum di questo alpinista: una serie impressionante di salite che lo qualificano non soltanto quale uno dei più validi alpinisti italiani bensì anche quale esempio tra i più significativi. Dotato di personalità vivacissima, si può affermare che Aldo dedica la sua esistenza alla montagna: lo fa da professionista con il suo lavoro di Guida Alpina e di Maestro di sci, lo fa per passione salendo sulle vette delle montagne più ardite e…oltre.

 

1985 – giugno. Aldo Leviti e Francesco Mich concepiscono Hyperscotoni sulla Cima Scotoni dove sfiorano l’ottavo grado.