1869 – 18 luglio. Il trio formato da Paul Grohmann con le sue guide abituali Franz Innerkofler e Peter Salcher realizzano la prima salita alla Punta dei Tre Scarperi (3152 m.).
Sulla roccia le guide salgono ancora con i soli calzettoni o addirittura a piedi nudi. Paul Grohmann abbandona gli scarponi e prova per la prima volta i cosiddetti “scarpett”, calzature di feltro cucite con spago ed usate dai contadini. Ne apprezza subito la buona aderenza sulla roccia, scoprendo così la gioia di arrampicare ed introducendo la sfida su più alte difficoltà e la vera conquista. “Gli altri camminavano in calzettoni, io indossavo i cosiddetti “scarpetti”, una specie di pantofole con le suole in cotone, diffuse nelle zone veneziane del Comelico e Friuli”. Uno dei compagni che mi segue, Peter Salcher, si dice incida le piante dei piedi nudi col coltello, per poter scalare meglio. Personalmente sono indotto a credere che questi tagli siano causati dall’asperità della roccia e che presto anche lui userà i cosiddetti “scarpetti”.
1869 – 13 agosto. Paul Grohmann viene a sapere da Santo Siorpaes che l’alpinista tedesco Weitzenbauer aveva tentato la salita al Sassolungo (3181 m.), con la guida Hans Pingerà con esito negativo. Subito si precipita con le guide Franz Innerkofler e Peter Salcher e “ruba” la “prima” agli sfortunati predecessori.
E’ il primo esempio di competizione vera e propria sulle Dolomiti, cui tante seguiranno. Quest’ascensione è di rilievo anche perché in ambiente estremamente selvaggio essi aprono una via di ottocento metri con difficoltà vicine al III grado.
1869 – 21 agosto. Il viennese Paul Grohmann, già primo salitore di molte delle più importanti vette delle Dolomiti, raggiunge per primo anche quella della Cima Grande di Lavaredo (2999 m.), lungo il versante Sud assieme alle guide di Sesto Franz Innerkofler e Peter Salcher.
Impiegano quattro ore da Casera Rinbianco, tempo eccezionale se si considera che l’itinerario è tutto da scoprire e che le difficoltà, per l’epoca, sono tutt’altro che lievi (II grado con passaggi di III). E’ la salita che dà l’avvio alla storia alpinistica delle Tre Cime di Lavaredo.
In cima i tre si stringono calorosamente la mano nella gioia del successo e nell’euforia. Altro segno di cambiamento dei tempi, tra guide e clienti spesso nascerà una forte amicizia, basata sul grande rispetto reciproco e sulla comune esperienza del pericolo. Qualità che legano obbligatoriamente tutte le cordate.