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Jeanne Immink – (1853 – 1929)

 

 

(Amsterdam 1853Milano 1929). Jeanne Immink. L’immagine di questa signora olandese, ritratta sulla cengia della Cima Piccola di Lavaredo, campeggia sulla copertina del libro di Theodor Wundt, Wanderungen in den Ampezzaner Dolomiten del 1893.

Jeanne Immink si era presentata all’obiettivo dell’alpinista tedesco per documentare la scalata e aveva dovuto sottostare a estenuanti soste in posizioni difficili e faticose. Dopo ventisei foto scattate così, giurò che non avrebbe più ripetuto un’esperienza del genere. Fu una calda sostenitrice dell’alpinismo femminile: forte e determinata, usava guanti di capretto per salvaguardare le mani e una larga cintura di cuoio per sopportare meglio la corda in vita.

Accompagnata dalle migliori guide ampezzane fece salite importanti, come la Cima Piccola di Lavaredo da Nord – una delle vie più difficili dell’epoca – la via Friedmann al Piz Popera e la Croda da Lago in inverno.

Al suo nome venne dedicata nel 1891, probabilmente in occasione di una sua salita, una cima in alta Val di Roda, prospiciente la Pala di San Martino.

 

 

 


1893 - 20 luglio. La Rocchetta Alta di Bosconero fu salita per la prima volta da Jeanne Immink con Piero Dimai, Sepp Innerkofler e R. von Lichtenberg; gli stessi il giorno successivo salirono anche il Sasso di Tornella.