torna al menù

 

 

Viktor Wolf von Glanvell – (1871 – 1905)

 

 

(Klagenfurt 1871 – parete Sudest del Fölzstein 1905). Viktor Wolf von Glanvell. Le oltre 1500 salite che effettuò nelle Alpi austriache e nelle Dolomiti ne fanno uno dei grandi alpinisti a cavallo dei due secoli. Figlio di un maggiore dell’imperial-reggio esercito, si trasferì ancora bambino a Graz, città di tradizione alpinistica; nell’università di Graz ebbe nel 1901 la cattedra di Diritto ecclesiastico. La passione per l’alpinismo fu precoce. Viktor Wolf von Glanvell fu nelle Dolomiti, nella zona di Braies, nel 1886; negli anni seguenti realizzò importanti campagne, con le guide Josepf Appenbichler nella Croda Rossa e con gli Innerkofler nelle Lavaredo.

Ben presto scelse l’alpinismo senza guide, di cui divenne un illustre sostenitore, e fondò un gruppo alpinistico d’élite, la Gilde zur groben Kletterschuh.

Negli anni successivi i più assidui compagni di cordata di Viktor Wolf von Glanvell furono Karl Doménigg (1867 – 1950) e Günther von Saar (morto nel 1918).

L’anima sportiva spingeva Glanvell a perfezionare l’allenamento atletico e a cercare vie di salita su cime ardite e repulsive; ma c’era del metodo in questo alpinismo esplorativo, che si riallacciava alla grande tradizione. Le salite erano il risultato di un approfondito studio topografico e storico e s’inquadravano in un’esplorazione metodica die gruppi dolomitici su cui l’infaticabile alpinista concentrava l’attenzione.Nacquero così alcune monografie alpinistiche esaurienti e stimolanti, che rappresentarono un punto fermo nella pubblicistica del tempo:sulle Dolomiti di Braies (1890), sul gruppo di Fanes e le Tofane (1904) e sul Pomagagnon (postumo, 1913). In questi gruppi Glanvell aprì molti itinerari nuovi. I principali exploit furono la parete Sud di Cima Una e una torre nella Croda dei Toni che prese poi il nome del primo salitore (1898 entrambe con Karl Doménigg), la parete Sudovest della Torre Fanes (1898, con Günther von Saar), una via sui versanti Nord e Ovest della Tofana di Rozes (1899, con Karl Doménigg e Gottlieb Stopper), lo Zurlon nel Sorapiss (1899, con Karl Doménigg e Günther von Saar); ma soprattutto la prima via sul Campanile di Val Montanaia (1902, con Günther von Saar), a coronamento di una intensa esplorazione alpinistica che si concretizzò in una ricca messe di itinerari nuovi nei Monfalconi e Spalti di Toro (una monografia sulla regione fu pubblicata postuma nel 1906).

Viktor Wolf von Glanvell morì travolto da una scarica di sassi su una parete non lontana da Graz. Fu sepolto nel cimitero di San Vito di Braies; al suo fianco, molti decenni dopo, provò posto un altro alpinista esploratore innamorato delle Dolomiti, Severino Casara.

 

 

 


1898 - Viktor Wolf von Glanvell con l’amico Karl Doménigg iniziarono la loro serie di exploit salendo la parete Sud di Cima Una.

 

1898 - Viktor Wolf von Glanvell aprì un itinerario nuovo con Karl Doménigg su una torre nella Croda dei Toni che prese poi il nome del primo salitore.

 

1898 - Viktor Wolf von Glanvell con Günther von Saar esplora e sale la parete Sudovest della Torre Fanes.

 

1899 - Viktor Wolf von Glanvell con Karl Doménigg e Gottlieb Stopper aprono una via sui versanti Nord e Ovest della Tofana di Rozes.

 

1899 – Il fondatore del gruppo alpinistico d’élite, la Gilde zur groben Kletterschuh Viktor Wolf von Glanvell sale lo Zurlon nel Sorapiss con Karl Doménigg e Günther von Saar.

 

1899 - 23 agosto. Viktor Wolf von Glanvell e compagni ripercorsero la via tracciata il giorno prima da John Swinnerton Phillimore e Arthur Guy Raynor, guidati da Agostino Verzi e Antonio Dimai, sulla parete Sud della Costa del Bartolo, la più evidente delle punte del Pomagagnon. In questa occasione Glanvell e compagni percorsero la quarta cengia, oggi impraticabile per franamento, per raggiungere il tratto chiave della via e scesero dal versante settentrionale.

 

1900 - E nel 1901, Viktor Wolf von Glanvell dal suo quartier generale di Ospitale percorse metodicamente i versanti settentrionali e occidentali del Pomagagnon; di sua mano è anche il primo accurato schizzo topografico del gruppo e la prima monografia.

 

1902 – Di tutte le realizzazioni alpinistiche di Viktor Wolf von Glanvell è da ricordare soprattutto la prima via sul Campanile di Val Montanaia, con Günther von Saar a coronamento di una intensa esplorazione alpinistica che si concretizzò in una ricca messe di itinerari nuovi nei Monfalconi e Spalti di Toro (una monografia sulla regione fu pubblicata postuma nel 1906).

 

1905 - Viktor Wolf von Glanvell morì travolto da una scarica di sassi su una parete non lontana da Graz. Fu sepolto nel cimitero di San Vito di Braies.