Mauro Fronza nasce a Trento il 24 maggio del 1964 e vive, con la moglie Donatella e la figlia Lisa, a San Nicolò di Trento. Nel 1988 diventa Guida Alpina e nel 1997 è Istruttore delle Guide alpine. Studente d’arte, Mauro Fronza, per gli amici “Mauretto”, arriva all’arrampicata giovanissimo: a 18 anni ripete molte vie estreme della Val del Sarca e delle Dolomiti. Fronza ha al suo attivo salite in quattro continenti e in ambienti molto diversi. Piatto forte sono le prime invernali come la via Bellenzier sulla Torre d’Alleghe, via Cassin alla Torre Trieste nel Gruppo del Civetta, via della Cattedrale sulla Parete Sud della Marmolada, la via Vinco Reali al Cimon della Pala, prima solitaria invernale alla via delle Aspiranti Guide al Pilastro Bruno delle Cime di Campiglio (Gruppo di Brenta). Nel Brenta, Mauro Fronza ha percorso quasi tutte le vie classiche: via delle Guide e Diedro Aste (Crozzon di Brenta), via Detassis (Brenta Alta), Il volo dell’aquila sulla Torre Gilberti (Cima Tosa), ecc. Ben presto l’arte di “Mauretto” sprigiona le sue prime nuove ascensioni e traccia una via nuova lungo lo Spigolo Ovest di Cima Roma e un itinerario sulla 13° Torre di Kiene (Brenta). Sulle Tre cime di Lavaredo supera in arrampicata libera la via Hasse Brandler sulla Cima Grande e la via Comici. In Val di Mello il Precipizio degli Asteroidi. Numerose le sue realizzazioni in alta montagna su vie classiche di ghiaccio e misto: Parete Nord del Cervino, parete Nord dell’Ortles con la variante Messner, solitaria sul seracco pensile della Presanella, Nord del Gran Zebrù, solitaria allo Sperone della Brenva sul Monte Bianco.
Infine l’attività extraeuropea, iniziata nel 1986 con una via nuova su un seimila inviolato dell’Himachal Pradesch-Himalaya.
“Mauretto”, nel 1988 tenta, sempre con l’amico Corn il Cerro Torre ma rinuncia a causa del brutto tempo. Fa un altro tentativo due anni dopo, questa volta in compagnia di Fabio Leoni e Mauro Giovanazzi. I tre avevano in programma la salita del Fiz Roy, del Cerro Poicenot e, infine, del Cerro Torre. In Alaska, Fronza sale il Monte Mc Kinley, la Nord-Ovest dell’Hunter. Poi ancora in America lungo le vertiginose vie del Capitain (via West Face), sul Nostrum (via Regular North line), Canyon Lands nello Utah, Rifle (Colorado). Infine il Karakorum pakistano con la prima salita alla Torre degli Orsi in compagnia di David Jonathan Hall e del forte alpinista roveretano Maurizio Giordani. Nota curiosa: proprio con quest’ultimo, pochi anni prima, si era divertito a salire le Piramidi d’Egitto. Di recente ha compiuto un viaggio esplorativo nel Kun Lun Shan, fra il Tibet e la Cina con numerose salite sui cinquemila e i seimila.
Fronza ama la fotografia: un’arte che trasmette con passione e grande capacità attraverso le immagini: stupende le sue fotografie in bianco e nero pubblicate sul libro di Omar Prandi “Kun Lun Shan, una spedizione nel 2000… cent’anni fa”.