Hans Fiechtl è nato nel 1884 a Münster, nella valle dell’Inn, era guida alpina, gestiva un rifugio e si impegnava in lavori di pazienza; era però soprattutto uno scalatore entusiasta. Sembra che Hans Dülfer abbia imparato non poco da lui, mentre Paul Preuss discusse con lui sulla questione dei mezzi artificiali. Il suo “chiodo Fiechtl”, forgiato a partire da un solo pezzo, ha non solo sostituito il pesante chiodo ad anello, ma ha anche semplificato la tecnica dei chiodi e della corda.
Hans Fiechtl si cimentò in molte prime ascensioni, da lui compiute da solo o con clienti, per professione o per propria iniziativa. Non gli dispiaceva alzare un po’ il gomito, quando capitava, ma era anche amico di Dülfer, notoriamente nemico dell’alcool.
Dopo la guerra, Hans Fiechtl scalò la Ypsilon sulla Nord del Seekarlspitze, nel Rofan, e aprì così la strada ai tempi nuovi.
Precipitò nel 1925 sul Totenkirchl, nel Wilder Kaiser. Aveva appena quarantun’anni.
Hans Fiechtl è soprattutto famoso per aver ideato le fogge dei chiodi da roccia “moderni”, ossia quei chiodi che, adatti all’introduzione del moschettone nel loro occhiello e studiati per fessure più sottili e più piccole permettevano il superamento di passaggi assai scarsi di appigli.
Ancora oggi, su certe vie delle Dolomiti, si incontrano dei chiodi di quell’epoca e si può costatare che, sostanzialmente, da allora il modello non è poi molto variato, almeno per quanto concerne la roccia calcarea.
Secondo alcuni, Hans Fiechtl, come arrampicatore puro, era ancor superiore a Hans Dulfer; infatti la via che egli aprì nel 1913 con Otto Herzog sulla parete Sud del Schusselkarlspitze fu riconosciuta superiore alla via Dulfer sul Fleischbank.
Comunque, a prescindere da ogni paragone tra uomini ed imprese, fu sicuramente una delle più grandi scalate su roccia realizzate prima della guerra.
Oggi la si ritiene una scalata di quinto grado, ma si tenga ben presente, in queste valutazioni “attuali”, la svalutazione resa necessaria dall’aver mantenuto in vita la scala in sei gradi di Welzenbach.
Hans Fiechtl era guida al rifugio Berlino, e compì le sue più grandi imprese con dei dilettanti come Hans Dulfer e come Otto Herzog.
La sua attività si prolungò anche oltre la guerra, cogliendo successi di prestigio come la prima salita della parete Ovest del Predigtstuhl, compiuta con Weiner nel 1923.
Anche la parete Nord del Seekarlspitze, dopo l’impiego dei chiodi, fu già più importante rispetto alle imprese precedenti: non per nulla questa via, detta della fessura ad Y, ebbe subito fama di grande difficoltà e, del resto, anche i passaggi in arrampicata libera sono assai difficili, sicuramente al limite di quell’epoca.
1913 - Otto Herzog con Hans Fiechtl aprirono sulla parete Sud del Schusselkarlspitze una bellissima via che fu riconosciuta superiore alla via Dulfer sul Fleischbank.
1923 – L’attività di Hans Fiechtl si prolungò anche oltre la guerra, cogliendo successi di prestigio come la prima salita della parete Ovest del Predigtstuhl, compiuta con Weiner.
1925 – La vita di Hans Fiechtl fu troncata da un tragico incidente sul Totenkirchlsockel.