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Luigi Cesaletti – (

 

 

1877 – Una guglia sperduta nel gruppo delle Marmarole, nella conca del Sorapis viene salita da una guida di San Vito di Cadore: Luigi Cesaletti accompagnato, sembra, da un’altra guida Gian Battista Giacin.

Pare che il movente di tale ascensione sia nata da una scommessa, ma i misteri che attorniano quest’impresa sono tanti. Importante sottolineare che Luigi Cesaletti tocca il III° grado, ridiscendendo in arrampicata libera per dove è salito!. I tempi ormai sembrano pronti per qualcosa di diverso.

Inoltre ecco la curiosa storia della loro discesa ad Auronzo, dove si è radunato per il congresso nazionale, il Club Alpino Italiano: “L’assemblea sta per sciogliersi verso il banchetto ufficiale. Il signor Dalgas si alza rivolgendo per ultimo poche parole. Nel rammentare come uno dei caratteri più spiccati dell’Associazione sia quello della fratellanza e della piena uguaglianza fra i soci, crede opportuna, a farlo risaltare, anche l’introduzione di un comune saluto che consisterebbe nella parola “salve”, da usarsi negli incontri alpini a un’altezza superiore ai mille metri. L’assemblea accoglie la proposta ma … senza limite di altezza. In quella si apre la porta della sala ed entra un socio ad annunciare festante la nuova difficile salita delle guide Luigi Cesaletti e Gian Battista Giacin sulla Torre dei Sabbioni. Tutti applaudiscono recando il primo “salve” ai due montanari.

 

1877Luigi Cesaletti con l’alpinista Demeter Diamantidi compie delle varie ascensioni sul Pelmo.

 

1877Luigi Cesaletti con l’alpinista Demeter Diamantidi aprono una nuova via al Sass da Mur.

E Luigi Cesaletti riceve per questa nuova via la medaglia d’oro del Club Alpino Austriaco.

 

1881 – Alla fine di agosto Michel Innerkofler e il cugino Hans Innerkofler con il viennese Demeter Diamantidi e la sua guida Luigi Cesaletti salgono nella stessa giornata tutte e tre le cime principali di Lavaredo, Piccola, Grande e Ovest. E’ il primo dei numerosi “concatenamenti” che la storia alpinistica delle Tre Cime proporrà.

Demeter Diamantidi, raggiunta la vetta della Piccola di Lavaredo, tira fuori dallo zaino un barattolo di vernice rossa con cui scrive su un lastrone i nomi dei salitori, e vi deposita anche una bottiglia con dentro il suo biglietto da visita.

 

1882 - 15 gennaio. L’attuale via normale dell’Antelao (3263 m.), sale da Forcella Piccola, ed è un itinerario piuttosto frequentato, ma per alpinisti esperti. La prima invernale di questa via venne effettuata dal veneziano Piero Paoletti con la guida cadorina Luigi Cesaletti e rappresenta l’inizio dell’alpinismo invernale delle Dolomiti.