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Severino Casara – (     - 1978) - CAAI

 

 

L’ultimo periodo nella breve vita di Comici è caratterizzato da una serie di imprese compiute con l’amico vicentino Severino Casara, il quale poi ne canterà le gesta in molti libri.

L’ultima impresa è quasi il “canto del cigno” e sfiora la perfezione per l’eleganza dell’arrampicata e il valore estetico del tracciato. Su un torrione che si eleva sui fianchi del Sasso Lungo, detto Il Salame per la sua forma cilindrica, Comici traccia una via non lunga (350 metri) ma splendida e difficile, un vero e proprio trionfo dell’arrampicata libera su quella artificiale. Senza voler fare della retorica, proprio l’ultima impresa forse vuole fissare il suo primo e grandissimo amore per l’arrampicata libera pura, esposta, elegante e difficile, dove il chiodo interviene solo rarissimamente.

 

 

1943 - Esattamente cinquant’anni dopo la salita di Leone Sinigaglia, Severino Casara completò l’esplorazione di questo versante selvaggio della parete Sudovest del Cristallo, salendo con Walter Cavallini lo Spigolo Sudovest.

 

1949 Severino Casara è impegnato nella realizzazione del primo film invernale girato sulle Dolomiti: Cavalieri della Montagna. Il film, girato nelle Tre Cime di Lavaredo e dedicato a Paul Preuss e a Emilio Comici, è distribuito dalla famosa Metro Goldwyn Mayer.

 

1970 – All’uomo, considerato il più grande alpinista di tutti i tempi, Severino Casara dedica un libro: Preuss, l’alpinista leggendario.

 

1972 – Esce un libro illustrato su Emilio Comici: Il vero arrampicatore di Severino Casara.

 

 

 

 

 

 

Fu sepolto nel cimitero di San Vito di Braies; al suo fianco, molti decenni dopo, provò posto un altro alpinista esploratore innamorato delle Dolomiti, Severino Casara.